venerdì 18 dicembre 2009

Occhi

Siamo occhi di uno stesso volto che vivono lo strabico sogno di potersi scrutare,
aldilà del setto nasale
di ogni barriera anatomica,
quando le nostre comuni radici collidono nel cervello e nell'anima.
Ma se così non fosse fuggirebbero i bulbi oculari dall'incavo,
costantemente in grado di vedere e ammirarsi
a tratti
rotolare sul pavimento in modo discontinuo
VUM VUM: la pupilla dell'amato
VUM VUM: il corpo cieco che stramazza a terra
VUM VUM: la parete legnosa della stanza
VUM: pavimento/soffitto
VUM VUM: PARET...SPLAT.

E gli specchi dell' anima giacciono lì,
in una bianca poltiglia sullo stipite e ti chiedi
perchèperchèperchè ti hanno lasciato ti hanno ti lasciatohanno
astinente, brancolante scarto del mondo
col palato asciutto
un amore spappolato
e delle pupille
scheggiate da un' occhiata

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